lunedì 15 luglio 2019

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I ladri di ore e la Ministra.




L'ineffabile ministra Bongiorno ha intrapreso una eroica crociata contro l'assenteismo nei pubblici uffici.
Lettori per leggere le impronte digitali in entrata e in uscita,guardiani armati alle porte.cani addestrati a riconoscere l'impiegato in fuga immotivata.
Tutto sacrosantamente  giusto , il personale pagato va controllato e deve, nelle ore di lavoro, essere presente, a incominciare dai dirigenti,ma il problema vero e un.altro la produttività.

Naturalmente la produttività va controllata dai superiori ,quei superiori che spesso sono i primi assenteisti altrimenti si accorgerebbero che molti non sono al loro posto di lavoro e così la Benemerita e la Guardia di finanza potrebbero dedicarsi ad altre più serie incombenze.

Nello sport quando una squadra non rende il.dovuto si cambia l'allenatore e non i giocatori.La Ministra ne prenda esempio e cacci quei direttori che spesso hanno ricevuto il posto per nomina politica e che non controllano chi lavora e chi no ,e non raggiungono una decente produttività dai propri dipendenti.

Se esiste un superiore che controlla e se devi svolgere un lavoro e questo ha una ha una scadenza, per consegnarlo,non hai certo il tempo,durante le ore di servizio per abbandonarti alle spese,per frequentare la palestra,o non presentarsi proprio al lavoro.

Il marcio comincia sempre dalla testa.

giovedì 11 luglio 2019

Come farsi male,Tafazi docet.



Il Senato vota per la riduzione del numero degli Onorevoli che non sempre sono tali, e approva.
Ora per la definitiva approvazione manca il voto della Camera.
Il Partito Democratico che nella passata legislatura voleva ,addirittura ,abolire una Camera,vota contro. (Invidia?)
La maggioranza degli Italici elettori e' da sempre contro la "Casta" ora votare contro una proposta legislativa tanto sentita, significa essere dei Tafazi in salsa politica.

giovedì 4 luglio 2019

Vecchie osterie, gioventù, cellullari e vino cattivo.



Un tempo, Trieste, la mia città era la patria delle osterie,le potevi trovare nel centro storico come in periferia dove ogni mattina si riunivano i vecchi del rione  e qualche giovane sfaccendato o disoccupato per una partita a Tresette con rivincita a Briscola e per i più esperti il Tersilio un Tresette scientifico di uno contro due.La posta in gioco era sempre il solito litro di vino.
Oggi le osterie si sono trasformate in Caffè dove si gustano pasticcini industriali e caffè in mille modi dove eleganti signore bevono la tradizionale bevanda nera criticando il prossimo e disquisendo del tempo e di gossip,o in Wine bar e enoteche dove un calice di vino ,spesso mediocre ma ettichettato come "barricato" ,costa una follia per non menzionare i famosi "pestati" bicchieroni giganti pieni di alcool con una aggiunta di gambi e foglioline  odorose, il tutto affogato nel ghiaccio.
Sia i giovani e i piu' attempati avventori ,esclusi i calciofili convinti di essere tutti esperti Mister,non parlano più tra di loro ma ognuno bada al suo cellulare, i piu giovani ciattano o si dilettano con stupidi  giochini e i più avanti in età usano la tecnologia avanzata per comunicare con la moglie informandola sull'ora esatta per buttare la pasta.
Resistono ancora le osterie rionali dove si serve vino sfuso e salame casereccio,qualcuno gioca ancora a carte ma sono in via di estinzione e vista la loro età ogni giorno può essere quello buono.