Una vita.
Un ragazzo di quindici anni,armato con una copia di una pistola Berretta,tenta una rapina ai danni di un giovane Carabiniere che invece la pistola vera c'è l'ha e spara.Il ragazzo muore.
Chi è questo povero ragazzo,è un ragazzo che sui social scrive:perche uccidere quando lo puoi torturare,nato e vissuto,poco,in una famiglia che trova normale, alla morte del figlio devastare il pronto soccorso di un ospedale,malmenando medici e ricoverati e più tardi sparare dei colpi di pistola contro il portone di una caserma di Carabinieri.
Purtroppo il primo esempio di vita lo impari nella famiglia e lui in questo poco tempo ha imparato solo tanto male.
Un ragazzo di quindici anni,armato con una copia di una pistola Berretta,tenta una rapina ai danni di un giovane Carabiniere che invece la pistola vera c'è l'ha e spara.Il ragazzo muore.
Chi è questo povero ragazzo,è un ragazzo che sui social scrive:perche uccidere quando lo puoi torturare,nato e vissuto,poco,in una famiglia che trova normale, alla morte del figlio devastare il pronto soccorso di un ospedale,malmenando medici e ricoverati e più tardi sparare dei colpi di pistola contro il portone di una caserma di Carabinieri.
Purtroppo il primo esempio di vita lo impari nella famiglia e lui in questo poco tempo ha imparato solo tanto male.
Hai ragione Fulvio, e il padre ha avuto il coraggio di dire che è stata una ragazzata.
RispondiEliminaCri
Il padre sarà un essere vergognoso come il figlio giovane e già stupido delinquente.
EliminaCiso Cri a presto.
fulvio
Caro Fulvio, già su questo caso commentare e dire tutto quello che penso mi direbbero razzista.
RispondiEliminaCredo che l'amica Cristiana ha detto tutto, se vogliamo capire.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso, odio i ladri e la storia di questo giovanissimo delinquente ha avuto un finale già scritto.
EliminaUn grande abbraccio. fulvio
Sarà una questione di educazione che non ha ricevuto? una famiglia sballata? Ma girare con una pistola, casco e passamontagna, puntare un'arma alla tempia di una persona....per rubare, cronaca di tutti i giorni, solo chi ha reagito era un carabiniere, a chi diamo la colpa??? Mi è venuto in mente il caso di Trieste, i nostri poveri poliziotti non sono riusciti ad intervenire in tempo e sono morti. Caro Fulvio, brutte storie che non dovrebbero succedere mai.
RispondiEliminaLa brutta storia di un ragazzino delinquente che ha avuto un finale tragico. Non lo rimpiango.
EliminaCiao cara Ale, un abbraccio fulvio
Sto assolutamente dalla parte del carabiniere.
RispondiEliminaIl resto dei famigliari, quelli che hanno devastato il pronto soccorso, andrebbero puniti severamente fino a ridurli sul lastrico.
Moz-
Ciao Moz, un vergognoso essere vissuto in una famiglia vergognosa. Non piangerò la sua morte.
EliminaCiao fulvio
Concordo con te l'educazione (non) ricevuta credo abbia in questo caso influito molto. Da capire però se il carabiniere ha sparato per legittima difesa oppure come pare spiegandogli quando il ragazzo gli dava le spalle.
RispondiEliminaSparandogli errate corrige
EliminaCaro Daniele quanto uno ti minaccia con una pistola qualunque sia il tuo comportamento è giusto. Chi minaccia a mano armata vuole uccidere e allora uccidere e lecito.
EliminaCiao, fulvio
Ciao caro Fulvio , mi sento soltanto di dire , che non c'è mai fine all'ignoranza ed alla non educazione . Non aggiungo oltre.
RispondiEliminaUn abbraccio
Buona giornata
Rosy
Cara Rosy, grazie del tuo pensiero e un abbraccio.
EliminaCiao, fulvio
Molto spesso chi è stato educato a esser balordo crede di poterla fare franca, si crede più forte della persona che sta per minacciare e non mette in conto che la situazione potrebbe anche rovesciarsi. Il ragazzo pensava di assalire una coppia inoffensiva e invece si è trovato davanti un milite addestrato nell'uso delle armi. I giudici valuteranno se vi sia stato eccesso,ma il tentativo di rapina a mano armata è da condannare così come la devastazione del pronto soccorso che è chiaro segno di un degrado familiare e sociale non indifferente.
RispondiEliminaUn povero ragazzo educato al male da una famiglia vergognosa.
Eliminapenso che i carabinieri e i poliziotti andrebbero addestrati meglio a fare un uso corretto delle armi che portano, e se non hanno il necessario autocontrollo sarebbe meglio non affidargliele.
RispondiEliminaSpero non capiti a lei di vedersi puntare una pistola in faccia poi vedremo come è addestrato ed educato
EliminaConcordo con P. B. Odio i ladri e sono sempre con i Carabinieri che spesso perdono la vita per difendere la comunità da questi vergognosi individui.
EliminaDinanzi a la morte di un ragazzo si rimane sempre sbigottisti e afflitti, ma cosa è stato capace di fare questo ragazzo è evidente, oltre a fare rapine in continuazione, aveva uno scooter con targa clonato e un sequestro amministrativo del mezzo. Questo piccolo delinquente, è così che lo dobbiamo chiamare, era abituato a fregarsene delle leggi e delle sanzioni. Ho tanta preoccupazione e compassione per il ragazzo carabiniere di 23 anni che in un paese come il nostro dove la legge protegge il delinquente e non la persona onesta dovrà passarne di tutti i colori.
RispondiEliminaUna breve vita vergognosa e una fine tragica. Io non lo rimpiangero'
Eliminail male s'impara facilmente. come stai? buon giorno
RispondiEliminaPurtroppo il male è più esaltante per le menti fragili. Gli esami dicono he sto bene,grazie
RispondiEliminami fa piacere. buon giorno
EliminaAnch'io penso che il male sia la cosa più facile da imparare. Puoi impararlo in famiglia o fuori dalla famiglia...certo se hai dei genitori o dei parenti sensibili e capaci di insegnarti l'amore e il rispetto per te stesso e gli altri la tua vita diventa vivibile. In caso contrario nascono i guai (...e che guai) e questa storia truce lo dimostra
RispondiEliminaUn salutone
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesti piccoli delinquenti non si preoccupano del male che arrecano agli altri ma sopratutto ignorano il pericolo che corrono con le loro scellerate azioni.
RispondiEliminaUn caro saluto. fulvio
Mi viene in mente il titolo di un libro di Enzo Tortora : "Se questa è Italia" ...
RispondiEliminaPurtroppo, anche questa è Italia, fortunatamente non solo questa.
EliminaCiao. fulvio
Io penso che la violenza generi altra violenza, indipendentemente dalle cause.
RispondiEliminaMi pare che diversi dei commenti qui lo siano molto, violenti intendo.
Forse, ma oramai sono pochi i perdonisti, se escludiamo i Giudici.
RispondiEliminaCiao. fulvio
Caro Fulvio, non posso che condividere amaramente il tuo pensiero, il primo insegnamento arriva dalla famiglia... purtroppo a questo ragazzo non è stato insegnato niente di buono.
RispondiEliminaPassa una buona giornata, un caro saluto Stefania
Ciao Stefania, purtroppo molte persone pensano di poter vivere sopra le regole e questi sono i tristi risultati.
RispondiEliminaCiao Stefania, un abbraccio
fulvio
Chi vive in quel contesto non si rende conto che alla fine paga il conto.
RispondiEliminaPene più severe per piccoli e grandi delinquenti.
Buona serata
Rakel
Ciao Rachele, hai ragione e il conto è sempre salato, ma è giusto così.
RispondiEliminaUn caro saluto. fulvio
Pene severe dovrebbero andare di pari passo con alternative di una vita decente per tutti. Se fossi nato in un ghetto con una famiglia vissuta in un ghetto probabilmente sarei un delinquente anch'io. Enorme tristezza questa notizia, enorme tristezza più che odio.
RispondiEliminaUn ragazzo con la sfortuna di essere nato in una famiglia "di delinquenti"....il resto lo sappiamo...
RispondiEliminaCari saluti, silvia
n.b. da qualche tempo blogger mi dava come inesistente il tuo blog!...misteri del web!