Non sono un bieco maschilista anzi, la mia generazione (io ero in prima fila) è stata la prima a difendere il femminismo nei moti di piazza sessantotini contro i Fascisti, in quella Italia retrograda, clericale e misogena. (Che purtroppo ancora oggi, grazie alla ignoranza di tanti sopravvive e cerca di rialzare la testa) Ma questa è una altra storia.
Tempo fa, una amica di blog mi ha bonariamente criticato per il mio rivolgere al femminile i titoli raggiunti nella professione o in politica dalle Donne.
Mentre Professoressa, Dottoressa, Scienziata. Infettivologa, oggi attualissimo o Deputata è universalmente accettato da tutti, il titolo di Asessora o Sindaca non sembra corretto, mentre credo che il femminile sia un dovuto rispetto a tutte quelle Donne che hanno raggiunto tali traguardi.
E voi come la pensate?
la filosofa
RispondiEliminaè un pò traballante, pecoreccio, quasi offensivo
Noi fortunatamente non contempliamo il neutro e allora abbiamo solo due possibilità e filosofa non mi sembra male.
EliminaGalileo astronomo ma la grande Professoressa Margherita Hack si nomina a Astronomia.
Mi sono posta spesso la domanda e non ho trovato la risposta
RispondiEliminaIo credo che per le donne si debba usare sempre il femminile anche se suona male.
EliminaCiao fulvio
Sono d'accordo con te. Non si tratta di una formalità ma di un giusto riconoscimento che può fare solo bene e aiutare il raggiungimento delle pari opportunità. Forse solo non siamo ancora foneticamente abituati a sentir declinare certi sostantivi al femminile, ma la realtà è che le donne occupano sempre più posizioni di rilievo grazie alle loro capacità e intelligenza e alle giuste lotte sostenute per la loro emancipazione. Un caro saluto a te.
RispondiEliminaE vero certi sostantivi al femminile suonano male ma come scrivi tu è perché non siamo abituati a sentirlo.
EliminaSalutone. fulvio
Probabilmente si, come suggerisce Fabio è solo un problema di abitudine fonetica, del resto suonerebbe strano anche un autisto, o un elettricisto.
RispondiEliminaLe donne ormai assumono poteri e competenze con pienissimo merito. Vaje a dì qualcosa alla Merkel, ad esempio...
La Merkel è una donna con le palle, magari averne oggi nel nostro Parlamento.
EliminaCiao fulvio
Non saprei, mi regolo con quello che dice la lingua. Sindaco mi piace più al maschile che sa anche di neutro.
RispondiEliminaA volte, addirittura, penso che volgere al femminile certi termini sembri quasi offensivo, come per prendere in giro...
Moz-
Certe declinazioni al femminile sono poco fonetiche o è solo che non siamo abituati a sentirle.
EliminaCiao fulvio
secondo me certe parole anche in italiano sono neutre per cui sindaco, assessore, deputato andrebbero lasciate così, come non si cambiano autista, elettricista, astronauta, geriatra... la lingua col tempo si evolve, si modifica ma non facciamoci incantare da questa voglia di "politicamente corretto" che è tanto in voga in certi ambienti. Il rispetto a prescindere dalle parole.
RispondiEliminaConcordo è proprio il rispetto che spesso manca.
EliminaCiao fulvio
..riprendendo kermit, come la moda delle quote rosa, che sembra un voler riempire un buco, a prescindere dalla qualità. Nulla di più sbagliato.
RispondiEliminaPer le cuote rosa la penso quasi come te, purtroppo il mondo è maschilista e una donna ha grossi problemi ad emergere e allora anche le cuote possono aiutare.
EliminaCiao fulvio
Penso che abbia ragione Kermit in toto.
RispondiEliminaPer me in parte.
EliminaCiao fulvio
Mi hai fatto sorridere con questo post Fulvio. Io sbaglio come tanti e, a volte, volgo il nome della professione al femminile. Ma trovo molto più giusto che si usi il termine esatto.
RispondiEliminaAnche parlare di questo potrebbe essere presa come offesa contro le donne, non é il mio caso ovviamente ma c'è chi potrebbe additare.
In effetti ci sono parole che suonano meglio al femminile rispetto ad altre.
Per esempio non mi piacerebbe proprio che qualcuno mi chiamasse "Architetta"... ahahahahah...
Abbraccio forte, ciao!
Ciao Pia, nen nostro gruppo di lavoro una collega era laureata in architettura ma per noi era sempre l'architetto.
EliminaUn abbraccio anche a te. fulvio
Fiuuuu... meno male... 😘
EliminaCome altri credo sia solo questione di abitudine.. Sarebbe giusta la declinazione di genere dove la parola lo preveda
RispondiEliminaCiao Nia, concordo, non siamo abituati lo dimostra il fatto che certe declinazioni sono accettate e altre no.
EliminaCiao fulvio
Credo che si possano accettare entrambe le forme...
RispondiEliminaBuongiorno Filvio,silvia
Concordo, Ciao Sivia.
Eliminafulvio
Concordo con i commenti e penso che sia giusto, dove si può, mantenere il rispetto della forma al femminile. Sindaca potrebbe anche andare bene ma architetta (come diceva Pia) o assessora mi sembrano un po' delle esagerazioni o definizioni fuori luogo.
RispondiEliminaIl problema però è uno solo: quanto spazio hanno le donne nei ruoli di potere in Italia? Ieri sera seguivo Linea Notte su Rai3 e parlavano del fatto che in Estonia il nuovo Presidente della Repubblica è una Donna, il Premier è una Donna con 6 ministri Donne, in Danimarca il Premier è una Donna, in Germania è una Donna (da anni) in Australia o in Nuova Zelanda il Premier è Donna, in America c'è Kamala Harris Vice Presidente e che ha già avuto incarichi di potere in passato...noi in Italia siamo perennemente in ritardo.
Un salutone
Caro amico, siamo in ritardo e non solo sulle declinazioni.
EliminaCari saluti.
Ciao fulvio
Questo come molte altre trovate fanno parte del mondo politico del politically correct che io evito perché porta all'appiattimento alla massificazione di ogni aspetto, valorizzare il mondo al femminile significa soprattutto riconoscere pari dignità in tutti campi alle donne e qui siamo veramente ancora molto indietro.
RispondiEliminaAbitiamo I alla fonetica e poi magari arriverà anche il resto, (forse)
EliminaPenso che siano bazzecole.
RispondiEliminaTrovo comunque più eleganti certi nomi al maschile.
È perché non siamo abituati alla fonetica.
EliminaCiao fulvio
Non ci faccio caso, ritengo sia altro quello su cui deve puntare una donna per avere quell'uguaglianza che le spetta di diritto.
RispondiEliminaSono concorde con te, ma in un mondo maschilista anche un cambio di vocale può avere la sua importanza.
RispondiEliminaCiao fulvio
Ciao Fulvio, sono d'accordo con il tuo pensiero.
RispondiEliminaPoi ,per me , Sindaca, Assessora è cacofonico
Un caro saluto e buon fine settimana
Rakel
Ciao Rachele, Sopratutto è femminile.
EliminaBuona domenica.
Ciao fulvio
Non siamo ancora abituati alle assonanze che hanno i titoli al femminile, proprio perché per molto tempo quei titoli erano esclusiva degli uomini. Credo comunque che tra qualche anno non ci faremo più caso e li pronunceremo con la stessa naturalezza sia al maschile che la femminile. Ciao Fulvio. Buona fine settimana.
RispondiEliminaCredo anche io,
RispondiEliminaCiao Vivi'le buona domenica.
fulvio
Penso che l'importante sia la sostanza più che la forma, posso essere uno squalludo maschilisto anche se dico architetta o che so io.
RispondiEliminaEcco, magari chiamerei sindaca la sindaca se si vuole far chiamare sindaca...
invece eviterei assessrice
😬
Asessora, perché no. È solo una abitudine fonetica.
RispondiEliminaUn caro saluto. fulvio
Non la trovo una cosa importantissima. Ma tuttavia è un segnale forse. Il segnale del fatto che pochi sono ancora abituati a sentire titoli di potere al femminile, in quanto sono sempre state posizioni riservate agli uomini e solo recentemente occupate dal alcune donne. Credo che la strana assonanza e famigliarità con i termini al femminile sia causa di questo mancato uso. Un saluto
RispondiEliminaCara Arwen, il tuo ragionamento è giustissimo, forse non è tanto importante ma è un segnale.
RispondiEliminaUn caro saluto, fulvio
Non ho criticato te, Fulvio, ma l'abitudine sbagliata di genderizzare al femminile titoli e parole che per la nostra grammatica sono nate maschili nel momento in cui il genere latino neutro fu tolto all'interno della lingua volgare.
RispondiEliminaRipeto: non è chiamando Sindaca (o con altri titoli) una donna che questa si sente più considerata.
I problemi sono altri, a mio avviso. Esempio: perché una "Sindaca" deve prendere comunque il 40% dello stipendio in meno di un Sindaco di sesso maschile?
Ed è solo l'inizio.
Ti abbraccio.
Cara Francesca tutto aiuta e l'importante è che se ne parli.
EliminaUn abbraccio anche a te.
fulvio
Mi ero persa questo post che tocca una questione interessante. Il rispetto verso le donne secondo me non si dimostra con degli appellativi mediatici inventati al femminile, ma in altro modo.
RispondiEliminaE non è una questione di fonetica.
Uno può anche chiamare una donna avvocata o ministra e poi riempirla di insulti e botte dalla mattina alla sera.
La strada per la vera parità è tutta in salita, non passa certo per dei nomi declinati al femminile.
L'emancipazione della donna, quindi il femminismo, è un percorso che le donne hanno intrapreso senza uomini al loro fianco. Gli uomini sono arrivati dopo, e sono ancora indietro.
Ciao.
Io ho sempre combattuto per le parità dei diritti, di tutti i diritti e penso che, anche la fonetica possa aiutare, certo non risolvere.
RispondiEliminaForse hai ragione, sono un uomo e magari sono indietro, ma generalizzare è sempre sbagliato.
Ciao
Visto che cariche importanti sono sempre state riservate al genere maschile....fa un certo effetto riportare, al femminile,il sostantivo d'una carica di rilievo...
RispondiEliminaBuona serata Fulvio,silvia
Ciao Silvia, certamente la declinazione di un sostantivo non cambierà le cose ma può essere un inizio.
RispondiEliminaUn caro saluto. fulvio
Io sono per valorizzare il femminili, sindaca, ministra, assessora etc.
RispondiEliminaLe parole veicolano concetti, vanno adoperate con pertinenza.
Forse un sostantivo non è molto ma certo può essere un inizio.
RispondiEliminaCiao fulvio
Credo sia giusto rivolgere i titoli delle cariche al femminile,anche se certe volte suona strano (forse perché non ci siamo ancora abituati), ma poi in definitiva cosa cambia? E' sinonimo di maggior rispetto della figura femminile? Forse.
RispondiEliminaBuon sabato Fulvio, Stefania
Ciao, credo cambi molto anche se il cambio di una vocale è poco. Io da maschio mi darebbe fastidio essere appostrafato con appellativi femminili.
RispondiEliminaCiao Stefania, bun fine settimana.
fulvio
Ciao, mi chiamo Greta Icardi dagli Stati Uniti, voglio condividere un'esperienza straordinaria che ho avuto con l'onnipotente dottoressa Adeleke, mio marito Greg ha chiesto il divorzio ero davvero devastata ho pianto giorno e notte ogni giorno ho detto a un mio amico della situazione e mi ha parlato del potente incantatore Dr Adeleke mi sentivo un po' scettico al riguardo ma ho deciso di provarlo ho fatto tutto quello che mi ha chiesto di fare e mi ha promesso il risultato di 24 ore e la mattina dopo con mia grande sorpresa è stato Greg in ginocchio a implorarmi di perdonarlo e accettarlo di nuovo sono così felice tutto grazie alla dottoressa Adeleke che può anche aiutarti a contattare aoba5019@gmail.com / WhatsApp +27740386124. In bocca al lupo
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